Compositore spagnolo. Allievo di Tomás Gómez,
nel 1526 entrò al servizio dell'imperatrice Isabella. Alla sua morte
(1539) divenne "músico de capilla y camara" di Carlo V; nel 1548
passò al servizio di Filippo II col medesimo incarico, che mantenne fino
alla morte, accompagnando il re in numerosi viaggi (Italia, Germania, Paesi
Bassi, Inghilterra). Nel 1557 furono pubblicate le sue composizioni
nell'antologia
Libro di cifra nuova di L. Venegas de Henestrosa; nel 1578
il figlio Hernando (1541-1602) curò la pubblicazione di altre 123
composizioni del padre nelle
Obras de música para tecla, arpa y
vuhuela, dove compaiono anche pagine dello stesso Hernando e del fratello
Juan. Definito "il Bach spagnolo",
C. fu in effetti un precursore della
fuga. Nel suo stile sono riconoscibili gli elementi caratteristici delle scuole
musicali europee con le quali fu a contatto e in particolare della
vocalità polifonica fiamminga (Castrojeriz, Spagna 1510 - Madrid
1566).